Il calcolo dell'autonomia
Domanda
1: Ho notato che dopo aver azzerato i dati del mio computer
di bordo, spesso l’indicazione dell’autonomia aumenta durante
l’utilizzo dell’auto anzichè diminuire; solo dopo
molto tempo torna a diminuire progressivamente, ma tornando stabile solo
dopo aver percorso molti chilometri. Perchè?
Domanda 2: Quando è utile
azzerare le memorie del computer di bordo?
Risposta 1: per rispondere al meglio ci serviremo di un
piccolo esempio.
Immaginiamo di voler fare delle previsioni sul tempo che impiegherà
a svuotarsi un grande recipiente di liquido alla base del quale è presente
un foro la cui apertura può essere, istante per istante, più
o meno ostruita per azione, ad esempio, di un dispositivo meccanico collegato
al movimento del vento.
E’ evidente che per i nostri calcoli dovremo sapere quanto liquido è
presente nel serbatoio e quanto ne esce in media, poniamo, ogni minuto.
Dividento il valore del contenuto del serbatoio per la quantità media
che ne fuoriesce otterremo la stima del tempo che esso impiegherà a
svuotarsi completamente.
Va da sè che se il calcolo della quantità media che esce minuto
per minuto dal serbatoio si riferisce ad un periodo di tempo limitato, la
nostra stima potrebbe essere poco affidabile, perchè non avremo avuto
a disposizione abbastanza tempo per valutare tutte le possibili condizioni
di apertura del foro di uscita; potremmo, per esempio, aver eseguito il calcolo
in un intervallo di tempo durante il quale questo foro, per mancanza del
vento che ne aziona il meccanismo di apertura, è rimasto sempre chiuso.
In questo caso è evidente che i calcoli evidenzieranno che il serbatoio
non si svuota mai o, come si dice in fisica, per svuotarsi impiega un tempo
infinito.
Se invece le nostre misurazioni del liquido che fuoriesce dal foro si protrarranno
per un tempo sufficientemente lungo potremo dire che le possibilità
di aver valutato ogni condizione di apertura del foro si avvicineranno sempre
più al 100 % e quindi la media che calcoleremo sarà molto più
attendibile, permettendoci così di fare una valutazione più
realistica del tempo che impiegherà il serbatoio a svuotarsi.
E’ anche evidente che minore era la quantità di liquido nel
serbatoio al momento in cui abbiamo iniziato ed eseguire i nostri calcoli,
minore sarà
il tempo e quindi la quantità di dati che abbiamo a disposizione per
eseguire un calcolo corretto del liquido che mediamente esce dal serbatoio
e le nostre previsioni potrebbero essere anche molto distanti dalla realtà.
Se infatti il serbatoio conteneva pochi litri ed abbiamo eseguito i nostri
calcoli solo per pochi minuti mentre il foro era quasi completamente chiuso
e se esso poi, per improvviso rinforzo del vento, si spalanca completamente
e rimane a lungo in queste condizioni, il serbatoio si potrebbe svuotare
anche in meno di un minuto (il nostro intervallo di tempo di riferimento)
mandando all’aria ogni previsione fatta e rimanendo rapidamente a secco.
Abbiamo voluto fare
questo esempio per spiegare con semplicità il metodo di base del
calcolo che il computer di bordo esegue per valutare l’autonomia
disponibile in determinate condizioni di utilizzo dell’auto in base
alla quantità
di carburante presente nel serbatoio.
Il
calcolatore dell’iniezione, sia su veicoli Diesel che su veicoli
Benzina o Gpl, mette a disposizione del computer di bordo i suoi dati riguardanti
istante per istante il consumo di carburante del motore. Il computer di
bordo rileva inoltre la quantità di carburante stimata presente
nel serbatoio e la distanza già percorsa e, combinando questi dati,
valuta quanta strada possiamo percorrere in quelle specifiche condizioni
di utilizzo dell’auto.
Se la strada percorsa dall’ultimo azzeramento delle memorie del computer
di bordo è relativamente limitata, i dati che esso ha a disposizione
ben difficilmente saranno sufficientemente rappresentativi di tutte le possibili
condizioni di uso del motore per poter fare un calcolo attendibile dell’autonomia
che abbiamo.
Potremmo, ad esempio, aver eseguito l’azzeramento mentre ci accingiamo
ad affrontare una lunga discesa.
Per molto tempo il computer di bordo ci mostrerà una autonomia che
aumenta in maniera evidentemente non realistica, in quanto i suoi calcoli
si riferiscono ad un limitato periodo di tempo durante il quale, per di più,
il pedale dell’acceleratore è quasi sempre a riposo, con conseguente
consumo ZERO da parte del motore!
E’
evidente che in queste condizioni l’autonomia aumenta a dismisura.
Se la nostra discesa forre infinitamente lunga, diventerebbe infinitamente
grande anche la nostra autonomia perchè sarebbe nullo il consumo di
carburante.
Se inoltre avessimo poco carburante nel serbatoio e, dopo la discesa, iniziassimo
ad utilizzare l’auto al massimo delle sue prestazioni, potremmo trovarci
rapidamente in riserva mentre solo pochi minuti prima il computer di bordo
ci prospettava una grandissima autonomia.
Detto per inciso; è proprio per questo motivo che il calcolo dell’autonomia
cessa quando si accende la spia di riserva
del carburante. In queste condizioni ogni previsione è non solo
inutile ma potrebbe addirittura essere fuorviante, esponendoci al rischio
concreto di rimanere rapidamente a secco.
Per concludere: il computer di bordo esegue una valutazione di tipo statistico.
Più dati ha a disposizione e più attendibile sarà la
sua valutazione; e per avere una quantità sufficiente di dati deve
avere a disposizione tempo e chilometri.
Pensate agli exit-poll delle votazioni: le loro valutazioni diventano sempre
qiù realistiche man mano che la quantità di dati valutata aumenta.
Nei primi minuti, con troppo poco tempo e poche interviste fatte, nessuno
può garantire della correttezza delle previsioni.
Il sistema quindi può trarre in inganno se l'azzeramento del computer di bordo viene effettuato quando il carburante è al limite della riserva, con qualche rischio in più se l'ultima parte del tragitto successivo all'azzeramento riguarda una lunga discesa.
In queste circostanze è consigliabile far riferimento all'indicazione fornita dalla lancetta o dai segmenti del livello carburante residuo.
Ultima annotazione: se vi capiterà di fare rifornimento
di carburante mentre il motore dell'auto è in moto oppure mentre
anche il solo quadro è acceso, sappiate che, diversamente da come
ci si potrebbe aspettare, il calcolo dell'autonomia non si modificherà ma
proseguirà
ignorando la quantità di carburante aggiunto in quelle condizioni.
Normalmente infatti i computer di bordo non accettano variazioni in aumento
del livello del carburante mentre il quadro è acceso ma solo variazioni
in diminuzione. Per avere quindi una previsione di autonomia che tenga conto
anche del carburante aggiunto occorrerà spegnere e riaccendere il
quadro dopo almeno una ventina di secondi. A questo punto verrà eseguita
una nuova misurazione della quantità di carburante presente nel serbatoio
e verrà modificata la stima dell'autonomia.
Risposta 2: poichè la rapidità di risposta del sistema è minore via via che i dati presi in considerazione sono più numerosi, è utile l'azzeramento quando
intendiamo effettuare un percorso
abbastanza lungo, come può
esserlo un trasferimento in autostrada, non necessariamente in una unica
sessione, con modalità di utilizzo dell'auto sostanzialmente differenti
da quelle di uso quotidiano (ad esempio: veicolo utilizzato prevalentemente
in città
o in tragitti locali relativamente brevi).
Altrimenti è possibile che, se intendiamo sfruttare più severamente l'auto per un tragitto abbastanza lungo e non abbiamo a bordo carburante in abbondanza, i calcoli sino a quel momento fatti dal sistema ci inducano a fare affidamento su una autonomia che in realtà non potremmo più avere.
Se quindi nell'intraprendere un percorso sufficientemente lungo e con caratteristiche
differenti da quello quotidiano azzeriamo le memorie del computer di bordo,
lo mettiamo nelle condizioni migliori per acquisire dei dati il più
possibile omogenei tra loro, permettendoci di trarre quindi maggior vantaggio
dalle sue previsioni.