I filtri del gasolio
La diffusione capillare degli impianti Diesel ad alta pressione,
a causa delle più ridotte tolleranze interne, della dimensione sempre più
minuscola dei fori di polverizzazione ed in concomitanza con la mutata composizione
dei carburanti Diesel, sta accentuando la necessità di far giungere alle
parti vitali dell'impianto gasolio depurato da inquinanti solidi od acqua,
la cui presenza porta in breve tempo al loro danneggiamento.
Sarebbe stato quindi logico riscontrare una parallela e contemporanea evoluzione
dei filtri dedicati ad assolvere questa delicata funzione.
Ne abbiamo quindi preso qualche campione che protegge gli impianti di tipo
common-rail e l'abbiamo sezionato per verificare cosa ci fosse di diverso in
essi rispetto a quelli ai quali eravamo abituati.
Effettivamente, a giudicare dall'aspetto esterno, alcuni di essi fanno ipotizzare
una composizione interna mirata a separare anche meccanicamente, oltre che
per la sola azione dell'elemento filtrante vero e proprio, le presenze indesiderate
nel combustibile.
Certamente le tipologie da noi esaminate sono numericamente assai ridotte,
ma possono ugualmente far ipotizzare che anche negli altri casi ben poco ci
sia di diverso.
Dei tre esaminati, solamente uno presenta all'interno una reticella quale piccolo
dispositivo dedicato a trattenere gli inquinanti più grossolani, ma non certamente
l'acqua, la quale la attraversa agevolmente.
Notate, sul fondo di quello metallico, cosa provoca in termini di corrosione la presenza di acqua.
Potete facilmente immaginare, quindi, le conseguenze del suo passaggio all'interno
dei sofisticatissimi componenti ad alta pressione dell'impianto di iniezione..
Ancora un paio di osservazioni:
non è forse chiaro a tutti quanto delicati siano gli impianti iniezione Diesel ad alta pressione, ma vi basti sapere che uno dei più frequenti motivi di grippaggio
degli iniettori era collegato alla mancanza di precauzioni igieniche in fase
di distacco: il solo averne lasciata scoperta l'estremità alla quale si raccorda
la canalizzazione alta pressione provocava l'ingresso di minuscole particelle
di polvere, le quali lo danneggiavano poi irreparabilmente.
La seconda osservazione riguarda la negligenza di alcune strutture di assistenza
(ufficiali e non): è emerso che meno di una su cinque effettua, alle scadenze
intermedie (quelle, per intendersi, durante le quali non è prevista la sostituzione
del filtro gasolio) il loro spurgo, operazione espressamente prevista dalle procedure di manutenzione.
Se considerate che la quantità di acqua presente nell'ultima
immagine si riferisce
ad un caso reale di grippaggio di gran parte dell'impianto su un veicolo di
neanche 3.000 Km di percorrenza, potete valutare che importanza questa operazione
avrebbe se venisse regolarmente effettuata almeno alle scadenze previste.
Certamente contro gli imprevisti c'è poco da fare, ma se i filtri fossero più
efficienti, fossero posizionati in luoghi più accessibili e gli impianti di
distribuzione del carburante fossero tutti dotati di filtri adeguati ed in
perfetta efficienza, si potrebbero evitare molti disagi ed altettante rilevanti
spese impreviste.
L'ultimo consiglio che vi possiamo dare è quindi quello di verificare che alle
scadenze di manutenzione intermedia il filtro gasolio venga regolarmente spurgato,
di rifornirvi presso impianti dotati di pompe erogatrici di ultima generazione
e magari, come precauzione supplementare, di farvi rilasciare ricevuta del
pagamento (da utilizzare in caso di contestazioni) o di pagare con carta di
credito, conservando per qualche settimana il relativo scontrino.