Risparmiare carburante
A
parte le precauzioni consuete (pressione corretta dei pneumatici, assenza
di portapacchi sul tetto se non necessario, marcia con finestrini chiusi,
veicolo sgombro da pesi inutili, climatizzatore acceso il minimo indispensabile,
piede di velluto, utilizzo della più alta marcia possibile, guida
con acceleratore costante, ecc...) c'è almeno un altro aspetto non
proprio marginale sul quale sono state spesso poste domande.
Può accadere infatti che, soprattutto per l'elevato costo odierno
del carburante, in presenza di una discesa si disinserisca la marcia per
lasciar avanzare l'auto trascinata dalla forza di gravità, oppure
la si lasci scorrere fino allo Stop col cambio in folle o, se la distanza è breve,
con il pedale della frizione premuto, con il motore acceso ma al minimo.
Se questo comportamento era giustificato ed aveva una sua logica con veicoli
alimentati tramite carburatore o impianto di iniezione diesel tradizionale
non Common Rail, con i veicoli moderni in realtà questa condotta di
guida sostanzialmente non ci fa risparmiare neanche una goccia di carburante
ed anzi ci espone a dei rischi supplementari legati al maggior utilizzo dei
freni.
Vediamo il perchè:
per quanto riguarda i freni non dovrebbe esserci bisogno di molti chiarimenti.
Essendo il motore scollegato alle ruote esso non esercita più alcun
tipo di resistenza all'avanzamento del veicolo e saremo quindi costretti
ad un uso più intenso dell'impianto frenante, con le conseguenze del
caso (surriscaldamento, fading - perdita di efficienza progressiva a parità
di forza esercitata sul pedale del freno, usura..).
Il mancato risparmio di carburante è invece legato alla tecnologia
di controllo dei moderni sistemi di iniezione diesel Common Rail e Benzina.
Quando si decelera ed il pedale dell'acceleratore è completamente
rilasciato, il calcolatore di iniezione (presente anche nel diesel Common
Rail) blocca completamente l'uscita di carburante dagli iniettori finchè il
motore, trascinato in rotazione dal movimento delle ruote, non raggiunge
la soglia minima di circa 800 giri/min. Solo a questo punto l'alimentazione
elettrica agli iniettori viene ripristinata ed essi ricominciano ad erogare
carburante. *
Con i moderni veicoli RENAULT® quindi, in decelazione e per regimi motore
superiore agli 800 g/min, lasciando inserita la marcia e tenendo il piede
sollevato dall'acceleratore, non si consuma un grammo di carburante e si
ottiene dal motore un utile aiuto al rallentamento della marcia del veicolo.
Il consiglio è quindi di decelerare utilizzando il più possibile
la scalata delle marce ed il conseguente freno motore: si risparmieranno
carburante e freni.
Solamente nei veicoli con cambio automatico l'effetto di rallentamento che
è possibile ottenere in rilascio potrebbe essere meno evidente, particolarmente
in quelli con tecnologia di contollo del cambio meno recente.
* - Detto per inciso: è proprio per questo motivo che, quando si affronta
a velocità moderata e con la seconda o terza marcia inserita una curva
secca che obblighi a togliere completamente il piede dall'acceleratore per
ridurre al minimo la velocità, ad un certo punto l'auto non decelera
più ma conserva, a nostro dispetto, la velocità fino allora
raggiunta, anzi, ci dà l'impressione di accelerare da sola.
Questo si avverte perchè il calcolatore dell'iniezione ha riattivato
l'alimentazione degli iniettori per tentare autonomamente di mantenere il
motore al di sopra della sopradetta soglia minima di 800 giri/min.
Se possedete una RENAULT® com cambio meccanico (per i veicoli con cambio
automatico entrano in gioco altri fattori di gestione autonoma dell'iniezione)
e volete una conferma a quanto detto poc'anzi fate da voi una semplice prova:
scegliete una strada pianeggiante diritta, larga e poco trafficata, viaggiate
in prima o seconda marcia a velocità moderata, sollevate completamente
il piede dall'acceleratore e lasciate che l'auto rallenti spontaneamente
senza fare altro che controllarla con lo sterzo; quando il motore avrà raggiunto
circa 800 giri/min esso delicatamente riaccelererà spontaneamente
e l'auto smetterà di rallentare perchè a quel punto gli iniettori
avranno ripreso a funzionare ed il motore a consumare carburante.
In
alternativa, sempre in riferimento alle RENAULT® con cambio meccanico,
se avete installato il computer di bordo potete posizionarvi nella schermata
"Consumo istantaneo" e seguire il metodo di verifica dell'autotest
precedente.
Vedrete che il valore indicherà 0,0 Lt/100 km sinchè il regime
di giri non raggiungerà la soglia di reinserimento dell'iniezione.
Pertanto finchè il motore sarà costretto, sempre con acceleratore
completamente a riposo, a girare a regimi superiori ai suddetti 800 g/min
non si consumerà un grammo di carburante, il veicolo verrà rallentato
nella marcia e se ne conserverà il miglior controllo possibile.
Ultima annotazione: se avete un veicolo con computer di
bordo potete utilizzarlo alla pagina "Consumo istantaneo" (la
più
utile insieme a quella dell'autonomia) per verificare, a parità di
condizioni, quanto influisce sul consumo l'utilizzo della climatizzazione
o la marcia con finestrini aperti. I risultati potrebbero essere interessanti.
Potreste accorgervi, ad esempio, che non conviene utilizzare il motore al
di sotto di un certo numero di giri, in quanto, a parità di velocità,
in quelle specifiche condizioni di marcia, esso consuma meno se gira a regime
più alto con una marcia inferiore di quanto consumi invece con una
marcia più alta ma con regime di rotazione del motore inferiore alla
sua soglia critica.
Nota: il "Consumo istantaneo" viene calcolato
a partire da una velocità minima, in genere 30 Km/h; al di sotto
di essa le cifre visualizzate sul display vengono sotituite da trattini.
Inoltre ogni conteggio cesserà al momento dell'accensione della spia
di riserva carburante.