L'olio specifico per motorizzazioni dotate di FAP
Si ritiene in generale che un motore nuovo o in buone condizioni non debba consumare olio, neanche in minima parte.
In realtà, fatta eccezioni per condizioni anomale di mancata tenuta, questa convinzione è inesatta, in quanto durante il suo funzionamento in qualsiasi motore frazioni più o meno consistenti di olio motore vengono inevitabilmente trattenute in camera di scoppio, come ad esempio negli interstizi fra la parte del pistone soprastante la prima fascia elastica ed il cilindro, anche per effetto della seppur minima rugosità (voluta) della superficie interna del cilindro stesso.
Se così non fosse e l'anello raschiaolio asportasse qualsiasi residuo di olio dalla superficie di lavoro del cilindro, i primi due segmenti, quelli posizionati superiormente ad esso, sarebbero permanentemente in contatto fisico con la parete del cilindro, con le conseguenze che è facile immaginare (surriscaldamento, grippaggio, usura rapidissima, ..).
Un velo di olio deve essere quindi sempre presente fra cilindro e segmenti, ed è anche questo che in parte viene bruciato durante la fase attiva del ciclo di funzionamento del motore.
Questa necessità di funzionamento può però, in caso di presenza del filtro antiparticolato (FAP) creare problemi
di precoce intasamento delle sue celle per motivi anche indipendenti dalle modalità di utilizzo del veicolo.
E' fondamentale, perciò, che l'olio motore sia specifico ed appositamente progettato, nella composizione dei suoi additivi, per ridurre al minimo lo sviluppo, durante la sua inevitabile combustione, di quantità eccessive di ceneri.
Attualmente Renault
prescrive per i veicoli muniti di filtro FAP olii motore corrispondenti a due livelli di classificazione.
La prima è la norma ACEA C3.
La seconda è stata recentemente introdotta con la commercializzazione della Laguna III e rispetta un tipo di norma diverso dalla ACEA , la norma RN0720, la quale contraddistingue gli olii motore che Renault ha fatto sottoporre a molti test supplementari oltre quelli previsti dalle convenzionali classificazioni correnti.
E' quindi superfluo approfondire i motivi che sconsigliano assolutamente, per questo motivo supplementare oltre che per quelli già noti, l'utilizzo in motorizzazioni equipaggiate con FAP di olii di bassa qualità sia nel rabbocco che nella sua sostituzione in occasione della manutenzione.